• Interviews,  Livres

    L’orario tornerà un tema sociale

    Area. Quindicinale di critica sociale et del lavoro. 6.12.2019

    Il sociologo Cianferoni analizza la scomparsa della discussione collettiva sulla durata della giornata lavorativa, che si è notevolmente allungata.

    Intervista condotta da Francesco Bonsaver

    Nicola Cianferoni, dal suo libro s’intuisce che le persone sottoposte a un’estensione del tempo di lavoro, la subiscono passivamente, considerandola persino come scelta personale.

    Definire scelte individuali delle situazioni imposte dal funzionamento collettivo della società, è uno dei risultati flagranti dell’inchiesta. La vera domanda è: perché? Intravvedo tre possibili risposte. La prima è legata all’impostazione della gestione del personale iniziata negli anni ’80, cioè da quando è stata completamente individualizzata la relazione lavorativa. Il dipendente è valutato singolarmente, gli si pongono degli obiettivi individuali da raggiungere, in base ai quali sarà poi misurata la sua performance. Eppure nella grande distribuzione il lavoro rimane fondamentalmente collettivo. Al centro dell’attenzione dell’azienda, vi è la cifra d’affari della filiale, ottenuta dal collettivo di lavoratori. In secondo luogo, l’impostazione ideologica dominante nella società è orientata nella narrazione che siano solo le scelte individuali a risultare determinanti, facendo totalmente astrazione del contesto sociale in cui l’individuo è inserito. Infine, la scomparsa del movimento operaio che consentiva all’individuo di sentirsi parte di una classe sociale, identificandola in condizioni di vita o di lavoro molto simili. L’attuale individualizzazione è estrema. Essa porta ad esempio il lavoratore a sentirsi in colpa quando è in malattia e i colleghi arrabbiarsi con l’assente, al posto d’interrogarsi sulla carenza di effettivi. Oppure, nel caso dei quadri intermedi, quest’ultimi ritengono sia una loro scelta quella di lavorare molte ore, privandosi del tempo per stare coi figli. Tuttavia, anche in questo caso, la riproduzione della divisione per genere dei ruoli familiari è spesso imposta dal sistema organizzativo del lavoro, il quale è di responsabilità collettiva, non individuale.